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L’importanza dei social media per connettersi con i consumatori della Generazione Z ed aumentare il fatturato

Sai che è davvero importante mostrare la propria attività sui social? I social network non sono solo un posto dove “chiacchierare” ma anche dove informarsi, soprattutto quando si deve effettuare un acquisto.

È fondamentale quindi connettersi con gli utenti giusti e aumentare così il fatturato. Non ci credi? Vediamo meglio come fare.

Le aspettative dei consumatori

Le aspettative dei consumatori sono in aumento, così come l’importanza dei valori condivisi di ogni brand, secondo le ultime ricerche di mercato effettuate da Qualtrics, leader mondiale per indagini e ricerche di mercato.

Per ottenere alcune informazioni sulle mutevoli aspettative dei clienti, Qualtrics ha intervistato 9.000 consumatori, in un’ampia fascia di età, soffermandosi soprattutto sulle differenze tra Generazione Z e Baby Boomers.

I risultati evidenziano alcune considerazioni chiave per tutti i brand, piccoli e grandi: prima di tutto c’è da dire una cosa, gli utenti della Generazione Z hanno mostrato maggiori probabilità di rimanere turbati da un’interazione negativa con un’azienda e quindi di non ripetere più l’acquisto.

I consumatori della Generazione Z sono cresciuti con i social media e l’e-commerce e si aspettano sempre più che i brand a cui si rivolgono soddisfino le loro esigenze specifiche. Sanno anche di avere sia i mezzi per criticare pubblicamente un’azienda, con recensioni negative, sia la capacità di cambiare facilmente, con una semplice ricerca online, affidandosi ad un competitor.

Recensioni, forum, blog, ascolto dei social media e soprattutto communities sono la chiave di volta per convincere un consumatore della Gen Z ad effettuare un acquisto o meno.

Ciò ha aumentato le loro aspettative in merito al servizio clienti e alla risposta, ed è importante che i brand ne tengano conto nel loro impegno quotidiano con i clienti e nelle loro azioni.

Ecco che diventa sempre più importante anche mantenere un giusto tone of voice durante il community management dei social. I potenziali acquirenti non solo leggono i bei post ma anche le interazioni!

Come si comportano le varie generazioni di fronte ad un brand?

Partiamo innanzi tutto dalla differenza tra Generazione Z e Baby Boomers.

Si definiscono parte integrante della Gen Z tutti i nativi digitali, nati tra il 1997 e il 2012. Mentre per Baby Boomers si intendono i nati tra 1946 e il 1964, appunto negli anni del baby boom, l’incremento delle nascite.

Differentemente dai non nativi digitali, i consumatori più giovani tengono anche molto alla salute e alla sicurezza, hanno paura degli inconvenienti che possano scaturire da acquisti sbagliati quindi, gli intervistati della Generazione Z hanno confermato che molto probabilmente sono pronti a interrompere l’acquisto da un brand, anche noto, se non ritengono che le loro misure di sicurezza siano sufficienti.

Il risultato, con le due generazioni a confronto, conferma che sono più del doppio gli intervistati della Gen Z rispetto ai Baby Boomers che adottano questo comportamento.

Una spiegazione c’è. I nativi digitali hanno certamente una marcia in più, che si chiama internet, sin dalla loro nascita appunto. Sono più che abituati ad informarsi su varie fonti, hanno studiato di più rispetto alla generazione dei Baby Boomers e hanno capito le funzionalità del web meglio di chiunque altro. Non parliamo di intelligenza superiore, non siamo qui a puntare il dito contro nessuno, ma sono senza dubbio dei dati di fatto che non vanno sottovalutati.

I consumatori della Generazione Z pongono inoltre maggiore enfasi sui valori del brand – sicuramente un effetto collaterale dell’era dei social media – con gli acquirenti più giovani quasi tre volte più propensi dei Baby Boomers a dire di avere molta familiarità con i valori del brand dei prodotti che scelgono.

Con i brand ora in grado di comunicare di più sulla loro attività online, ciò ha aperto una maggiore capacità per i consumatori di comprendere anche le loro scelte, il loro approccio e i loro valori. Questo è molto apprezzato da tutte le nuove generazioni, vogliamo comprendere in questo discorso anche i Millennials (seppur non intervistati in questa ricerca specifica).

Ha senso dunque occuparsi dei social media in questo caos digitale?

Questa capacità ampliata di connettersi con un brand a un livello più profondo può essere un potente richiamo per generare legami e affari più concreti.

Ecco perché ha sicuramente senso occuparsi bene e professionalmente dei social media in questo enorme mondo digitale che ci può dare davvero tante opportunità.

In effetti, per i consumatori della Generazione Z intervistati, mantenere una presenza costante e professionale sui social media era la seconda scelta più importante. Nessun’altra generazione ha classificato la presenza sui social media tra le prime tre.

Se questa intuizione non sottolineasse l’importanza di costruire e mantenere una presenza sui social media, cosa dovrebbe mai farlo? I consumatori più giovani vogliono sentirsi sempre connessi con ogni attività da cui acquistano e i social media sono il collegamento più diretto.

L’aggiornamento costante dei social, che sia di un prodotto, di un servizio, di qualsiasi genere, favorisce l’acquisto perché aumenta la reputazione del brand. Il brand dà al prodotto o servizio che vende un senso di affidabilità e sicurezza.

In conclusione, possiamo sicuramente affermare che per migliorare le vendite e aumentare il tuo fatturato è quanto mai fondamentale essere presenti sui social.

Se non sai a chi affidare i tuoi social media oppure hai dubbi sul loro funzionamento e vorresti migliorarli contattaci, ti aiuteremo a decollare nel mondo digitale.